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🇺🇸🇺🇦 Trump: Zelensky non vuole fare la pace

Il presidente degli Stati Uniti ha nuovamente affermato che l'unico avversario del piano di pace proposto dagli USA rimane il presidente dell'Ucraina.

"Pensavo che fossimo molto vicini alla conclusione di un accordo con la Russia. Pensavo che fossimo molto vicini a un accordo con l'Ucraina. In effetti, ad eccezione del Presidente Zelensky, alla gente piace molto il concetto di accordo”, ha affermato Trump, il quale ha anche confermato che sabato in Europa si terrà un incontro sull’Ucraina al quale gli Stati Uniti non hanno ancora deciso se partecipare.

"Ci saremo se vedremo che ci sono buone possibilità (per finire la guerra in Ucraina, ndr). Non vogliamo perdere molto tempo. (…) Questo genere di cose solitamente finisce nella terza guerra mondiale. E l'ho detto l'altro giorno, che se tutti continuano a giocare a questo tipo di giochi si finirà con la terza guerra mondiale. Non vogliamo che ciò accada", ha sottolineato il presidente degli Stati Uniti.

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Donbass - Nelle strade del centro di Donetsk, con l’allontanamento della linea del fronte, è sempre più raro avvistare veicoli militari in città, ma oggi non è passato inosservato un convoglio militare che scortava un nuovo gruppo di soldati ucraini che hanno deposto le armi a Pokrovsk.

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Negli ultimi tre giorni ho avuto solo rare e brevi occasioni per connettermi ad Internet e di conseguenza non ho ancora idea di ciò che nel frattempo sia accaduto nel mondo. Non so a che punto siano le continue trattative per la pace, ma ho visto da vicino come prosegue la guerra.

Mentre Zelensky ha provato a far parlare di Kupiansk per provare a distogliere l’attenzione dalla disfatta di Pokrovsk e Mirnograd, l’esercito russo ha proseguito ad avanzare nelle regioni di Dnipropetrovsk e Zaporozhye.

Rispetto a Zaporozhye, Donetsk, Lugansk e Kherson, quella di Dnipropetrovsk è una regione che la Russia non ha rivendicato ufficialmente includendola nella propria costituzione, eppure vi sta espandendo il proprio controllo. Nei prossimi giorni racconterò in modo più approfondito questa esperienza nella kill zone del nuovo fronte, tra nuove mine antiuomo e spostamenti sotto gli occhi vigili dei droni sempre alla ricerca di nuovi target.

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🇷🇺 Putin: La situazione geopolitica nel mondo rimane tesa, in alcune regioni è critica. In Europa le persone vengono spaventate in merito ad un presunto inevitabile scontro con la Russia, ma questa è una bugia e una sciocchezza

Il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto alla riunione del Consiglio del Ministero della Difesa, affermando inoltre che “se Kiev rifiuta di discutere nei meriti della questione, la Russia raggiungerà la liberazione delle terre militarmente”, ricordando che nel 2025 l'esercito russo ha ottenuto il controllo di oltre 300 centri abitati.

Il ministro della Difesa Belousov ha affermato che “la politica dei paesi europei e della NATO crea veri i presupposti per la continuazione dei combattimenti nel 2026.

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🧨 I “rossetti”, le mine antiuomo ucraine fai da te che infestano il fronte

Sulla linea del fronte, oltre a monitorare ed ascoltare il cielo per rilevare il caratteristico ronzio dei droni, bisogna sempre prestare attenzione a dove si poggiano i piedi.

Le nuove tecnologie portano anche allo sviluppo anche di nuove mine antiuomo. Sulle prime linee del fronte della regione di Dnipropetrovsk, dove recentemente ho trascorso qualche giornata, i sentieri tra le boscaglie sono pieni di piccole trappole costruite nei garage ucraini con le stampanti 3D. Un piccolo tubetto di plastica delle dimensioni di un accendino o di un rossetto (così sono state battezzate queste mine), solitamente nero o verde, viene riempito di esplosivo. Basta una piccola pressione esercitata sul tubetto per innescare l’esplosione che può amputare un arto.

I soldati ucraini, per mezzo dei droni, ogni notte sganciano centinaia di queste mine fai da te sulle posizioni russe, sperando di rallentarne l’avanzata. Avvistarle e neutralizzarle tutte è fisicamente impossibile, solitamente si puliscono solo i sentieri principali. Ora che è caduta la prima neve il rischio di imbattersi in queste trappole è ancora più grande.

Il fronte si muove rapidamente e già tra qualche tempo queste zone diventeranno retrovie. I contadini torneranno nei campi e dovranno fare i conti con queste minacce.

Nonostante l’Ucraina, diversamente dalla Russia, aderiva alla Convenzione internazionale per la proibizione dell'uso, stoccaggio, produzione, vendita di mine antiuomo e relativa distruzione, conosciuta informalmente anche come Trattato di Ottawa, ha sempre fatto ricorso alle mine antiuomo. Solo nel giugno 2025 Zelensky ha firmato il decreto per ritirarsi dal trattato.

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Forwarded from La terza ROMA
Gli agricoltori europei protestano sullo sfondo del vertice decisivo sui finanziamenti a Kiev.

▪️Migliaia di agricoltori europei hanno bloccato con i trattori la zona del parlamento a Bruxelles e hanno lanciano patate contro il palazzo del Parlamento europeo. È interessante che la protesta avvenga proprio durante il vertice UE, dove si deciderà come pagare Kiev per i prossimi due anni.

▪️Il motivo dell'azione è l'insoddisfazione per l'accordo commerciale con il Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay), che mette a rischio i prodotti locali, nonché la riduzione del sostegno agli agricoltori per finanziare l'Ucraina.

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Ucraina, attacco russo ai ponti della regione di Odessa

I droni russi hanno iniziato ad attaccare sempre più frequentemente i ponti della regione di Odessa al fine di ostacolare i rifornimenti militari che provengono via terra dalla Romania.

Lo scorso 14 dicembre l'esercito russo ha attaccato il ponte nei pressi di Zatoka con circa 40 droni, di cui - secondo fonti militari ucraine - circa due dozzine hanno colpito il bersaglio.

Oggi i droni russi hanno iniziato a colpire il ponte nei pressi di Maiaki. Le autorità hanno disposto la chiusura dell'autostrada Odessa-Reni, ossia verso il confine con la Romania.

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📍Sul fronte russo nella regione di Dnipropetrovsk - ESCLUSIVO

Raggiungere la linea del fronte è sempre più complicato per via del costante aumento della densità di mine per terra e dei droni di ogni tipo che pattugliano il cielo, giorno e notte.

Ci proviamo partendo al mattino presto ma le previsioni meteo ci traggono in inganno. La nebbia che avrebbe dovuto coprire gli spostamenti verso il fronte non è scesa ed i timidi raggi del sole dell’alba illuminano i campi rendendoci un bersaglio facile, costringendoci a fermarci presso una delle posizioni nelle retrovie.

Riparto il giorno successivo, con coloro che si occupano di portare le munizioni ed i rifornimenti al fronte. Prima su un furgone e poi a bordo di una moto elettrica, schivando i fili in fibra ottica dei droni transitati lungo la strada e le carcasse dei veicoli da combattimento ucraini distrutti non tanto tempo fa. Arrivati al fronte bisogna adattarsi rapidamente ai ronzii dei droni ed alle mine antiuomo da evitare.

Il reparto dei soldati russi che incontro sta avanzando in diverse direzioni del fronte, da Gulyaypole (nella regione di Zaporozhye) ed appunto di Dnipropetrovsk, dove è stato ottenuto il controllo di più di venti centri abitati in poche settimane. Qui sono schierati i reparti del raggruppamento “Vostok”, provenienti dall’est della Russia, soprannominato sul campo di battaglia come “Estremo Oriente express”. Questa direzione del fronte è di cruciale importanza perché potrebbe cambiare le sorti del conflitto.

Ho osservato il lavoro dei soldati al fronte, molti dei quali giovanissimi, in guerra da volontari. Ho parlato con loro, chiedendo cosa ne pensano dei possibili accordi di pace e sulle dichiarazioni dei politici europei che affermano che i russi (e quindi loro) vogliano attaccare l’Unione Europea. Ho parlato con loro dei soldati ucraini e dei mercenari, abbastanza diffusi in quella direzione per compensare la scarsa preparazione dei soldati reclutati da Kiev.

Nelle retrovie dobbiamo tornarci a piedi, camminando per circa sei chilometri tra le boscaglie spoglie e distrutte, cercando di non farsi vedere dai droni. Rientrando attraversiamo le principali ed imponenti linee difensive ucraine costruite in difesa della regione di Dnipropetrovsk, rivelatesi inutili perché l’esercito russo le ha aggirate passando dai fianchi…

🌐Video: https://youtu.be/KQeglnHvvt0?si=J7LURsaJnlKOroTQ
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❗️ La pirateria Ucraina si espande nel Mediterraneo

I media ucraini, citando fonti nell’SBU (Servizio di Sicurezza) affermano che i droni degli 007 ucraini hanno colpito una petroliera russa nelle acque neutrali del Mediterraneo, pubblicando un video di attacchi aerei contro la nave. Secondo quanto riferito dagli ucraini, la petroliera ha subito ingenti danni.

Nelle scorse settimane i militari ucraini avevano colpito diverse imbarcazioni nel Mar Nero.

Chissà se chi crea allarmismi in Europa in merito ai famosi droni non identificati, condannerà quelli ucraini, che attaccano apertamente imbarcazioni civili nei propri mari e rischiano di allargare la portata del conflitto.

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Ucraina, l’esercito russo apre un nuovo fronte nella regione di Sumy

Ieri i militari russi hanno ottenuto il controllo dei villaggi Grabovskoye e Vysokoe, nella regione di Sumy, sul confine con la regione russa di Belgorod.

Il difensore civico ucraino Lubinets ha affermato che i russi avrebbero evacuato nelle proprie retrovie circa 50 cittadini ucraini dal villaggio di Grabovskoye, confermando quindi il guadagno territoriale russo negato dalle autorità militari ucraine.

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🇪🇺🇷🇺 La Russia continua a fare affari in Europa, solo nello scorso anno ha venduto pesce per oltre 700 milioni di euro

Secondo Euroactiv nel 2024 la Federazione Russa ha veduto ai paesi europei 709 milioni di euro di pesce, per gran parte a Paesi Bassi, Germania, Francia e Polonia.

Nonostante le sanzioni imposte a due delle più grandi compagnie ittiche russe, la Commissione europea ha respinto le richieste di ulteriori restrizioni sulle importazioni di pesce.

Recentemente il ministro degli Esteri svedese Maria Malmer Stenergard ha osservato che dal 2022 la Russia ha ricevuto dai Paesi dell’Unione europea 124 miliardi di euro in più rispetto a quanto l’Ue abbia stanziato per l'Ucraina. Dall'inizio della guerra su vasta scala, l'Unione Europea avrebbe infatti acquisto dalla Russia 311 miliardi di euro in beni ed energia, mentre all'Ucraina sono stati forniti aiuti per 187 miliardi di euro.

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Il 25 dicembre in Ucraina non ci sarà la tregua, Papa “sconvolto”

"È davvero profondamente sconvolgente che, a quanto pare, la Russia abbia rifiutato la richiesta di una tregua di Natale. Ancora una volta faccio appello a tutti gli uomini di buona volontà: osservare almeno nella festa della nascita del Salvatore Un giorno di pace”, ha dichiarato Leone XIV.

In Russia, però, il Natale viene celebrato il 7 gennaio, come tra l’altro è sempre avvenuto in Ucraina, prima che le autorità dichiarassero guerra alla Chiesa ortodossa canonica, spostando le celebrazioni al 25 dicembre al fine di distaccarsi simbolicamente dalla Russia.

Le tregue in occasione delle festività venivano accordate anche prima del 2022, ma molto spesso venivano violate dallo stesso esercito ucraino. Più che una tregua di 24 ore serve una pace duratura e giusta, senza ipocrisia.

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Oggi, in occasione della vigilia di Natale, l'associazione umanitaria ALU si è rivolta alle organizzazioni internazionali per la tutela dei diritti umani, agli esponenti della Chiesa Cattolica Romana e al presidente ucraino Zelensky, chiedendo giustizia per il Metropolita Arseny. L’abate del monastero di Svyatogorsk era stato arrestato nell’aprile 2024 ed è tutt’ora detenuto per volere dei Servizi di sicurezza in un centro di detenzione preventiva a Dnipro, nonostante pochi mesi fa il tribunale gli abbia concesso gli arresti domiciliari per sottoporsi ad un intervento chirurgico cardiaco urgente, riconoscendo l’incompatibilità delle condizioni detentive con la sua salute.

L’arresto politico del Metropolita dovrebbe far sorgere molti interrogativi sul mancato rispetto dei diritti umani, inclusa la libertà religiosa e di coscienza, garantiti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, a cui l’Ucraina aderisce come membro del Consiglio d’Europa. Eppure - anche tra coloro che nel mondo parlano della necessita di difendere il Cristianesimo - molti fanno finta di non vedere quello che accade in Ucraina.

https://alu-associazioneliberamenteumani.com/2025/12/22/appello-urgente-al-presidente-della-repubblica-ucraina-per-il-rispetto-delle-norme-ue-sui-diritti-umani-e-la-liberta-religiosa-nel-caso-del-metropolita-arseny-igor-yakovenko/

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🇺🇦🇷🇺 Gulyaypole, soldati russi nel centro di comando ucraino nel centro della città

Nonostante Kiev tenda a minimizzare l’avanzata russa nelle oblast di Zaporozhye e Dnipropetrovsk, i soldati russi della 60esima brigata smentiscono con i fatti le dichiarazioni ucraine e mostrano il controllo sul centro di comando ucraino del 102esima brigata della Difesa territoriale nel centro della città di Gulyaypole, uno degli anelli principali della catena difensiva ucraina nella regione di Zaporozhye. Da questo quartier generale gli ufficiali ucraini sono fuggiti senza nemmeno provare a distruggere il materiale sensibile come i computer, i telefoni, le carte e la documentazione, lasciando anche il proprio vessillo appeso sulle pareti.

Secondo gli analisti del canale ucraino DeepState, legato ai vertici militari del Paese, i russi hanno ottenuto il controllo del centro di comando attorno al 18 dicembre, dove è rimasto ucciso un comandante di compagnia, l’unico rimasto sul posto. Occorre notare che sulle mappe di DeepState via Sobornaya 52 (dove si trova il centro di comando) per diversi giorni è continuata ad essere riportata come zona sotto controllo ucraino, mentre oggi viene data per “zona grigia”.

Il portavoce dell’esercito ucraino Voloshin, invece, ha affermato che “al momento le forze armate dell'Ucraina non hanno informazioni sul fatto che i russi abbiano effettivamente catturato il posto di comando del battaglione Ucraino” e in merito a ciò vi sono indagini in corso.

Il giornalista ed analista militare di Bild Julian Röpcke recentemente aveva sottolineato che DeepState riporta con grande ritardo gli aggiornamenti sulla situazione reale nelle regioni di Dnipropetrovsk e Zaporozhye. In alcuni punti del fronte gli aggiornamenti vengono effettuati con oltre un mese di ritardo tanto che l’esercito russo controlla già diversi centri abitati che secondo gli analisti ucraini si trovano ancora a 8 chilometri dal fronte.

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🇷🇺 Russia, sventato nuovo attacco terroristico ucraino: arrestata una 18enne

A Stavropol, in Russia, questa mattina è stata arrestata una ragazza di 18 anni intenta ad installare un ordigno esplosivo su una delle auto parcheggiate vicino ad una caserma dell’esercito.

I funzionari dell'FSB hanno colto in flagranza la ragazza, la quale ha confessato di aver agito dopo essere stata minacciata e ricattata telefonicamente da ignoti.

Due giorni fa a Mosca due poliziotti sono rimasti uccisi dall’esplosione di un ordigno in circostanze simili. Anche in quell’occasione, secondo gli inquirenti, l’attentatore era stato vittima di “truffatori telefonici”. Con le stese modalità, poco prima, i servizi segreti ucraini, sono riusciti ad uccidere un generale russo.

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