Metodo Di Bella: evidenze scientifiche
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Gruppo di lettura e studio delle evidenze scientifiche del Metodo Di Bella.
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RET012 Schwartz e Shklar 1992.pdf
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File pdf della traduzione parziale e semplificata di RET012 Schwartz e Shklar (1992) “L’effetto citotossico selettivo dei carotenoidi e dell’α-tocoferolo su linee cellulari tumorali umane in vitro – The Selective Cytotoxic Effect of Carotenoids and α-tocopherol on Human Cancer Cell Lines In Vitro”. Journal of Oral Maxillofacial Surgery 50:367-373.
Con il prossimo articolo vedremo gli effetti di un retinoide sintetico, fenretinide, su linee cellulari di cancro polmonare. L'articolo dal titolo "Inibizione della crescita e induzione dell'apoptosi da parte del fenretinide nelle linee cellulari di cancro polmonare a piccole cellule" è stato pubblicato da autori americani nel 1995 sul Journal of National Cancer Institute.

https://academic.oup.com/jnci/article-abstract/87/22/1674/939488?redirectedFrom=fulltext
Retinoidi e cancro: ricerche degli anni 1990

Precedenti studi epidemiologici suggerivano che la disregolazione delle vie di segnalazione dei retinoidi potesse essere coinvolta nella patogenesi del cancro del polmone. Diversi ricercatori iniziarono a valutare gli effetti dei retinoidi sulle cellule tumorali del polmone notando una diminuzione della crescita, un aumento della differenziazione neuroendocrina, una diminuzione dell'espressione di geni coinvolti nella crescita cellulare, un aumento della sensibilità a farmaci antineoplastici, aumento dell'espressione dei recettori dell’acido retinoico. Sulla base di questi risultati, in questo studio è stato testato il fenretinide (HPR), un retinoide di origine sintetica, su diverse linee cellulari cancro al polmone a piccole cellule. I risultati del presente lavoro suggeriscono che l'HPR in vitro a concentrazioni di farmaco clinicamente rilevanti 1) inibisce la crescita e 2) induce l'apoptosi.

La traduzione parziale e semplificata dell'articolo dal titolo “Inibizione della crescita e induzione dell’apoptosi da parte del fenretinide in linee cellulari di cancro polmonare a piccole cellule” pubblicato nel 1995 sul Journal of National Cancer Institute è disponibile sul blog

https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2023/12/11/ret013-kalemkerian-et-al-1995/
RET013 Kalemkerian et al 1995.pdf
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File pdf della traduzione parziale e semplificata di RET013 Kalemkerian et al. (1995) “Inibizione della crescita e induzione dell’apoptosi da parte del fenretinide in linee cellulari di cancro polmonare a piccole cellule – Growth Inhibition and Induction of Apoptosis by Fenretinide in Small-Cell Lung Cancer Cell Lines”. Journal of National Cancer Institute 87(22): 1674-1680.
Continueremo a parlare di retinoidi ma inizieremo anche a parlare di vitamina C.

Ed è un problema, perché io la vitamina C l’adoro, un po’ come la melatonina. Preparatevi, mi dilungherò.

Nonostante fossi consapevole della sua importanza, non amavo assumere la vitamina C. Come quando sai razionalmente un qualcosa, ma non lo capisci e accetti, al di la della razionalità. E me la dimenticavo sempre. Che scatole prenderla ai pasti.

Poi un giorno mi capitò di leggere il lavoro di Iriwin Stone sull’Homo sapiens ascorbicus, l’Homo più robusto di Homo sapiens, un mutante finalmente corretto biochimicamente, grazie all’ascorbato.

E fu un colpo di fulmine. Grazie a Stone ho capito. Mi resi conto di non essere mai andata al di là del concetto di vitamina C imposto e inculcato nella nostra mente dalla propaganda del cartello medico-nutrizionista. Cosa oltre tutto denunciata già a suo tempo da Stone stesso. Presi coscienza della necessità di questa molecola per la vita e per la salute. Non c’è vita sana senza vitamina C, o come preferiva chiamarla Irvin Stone, senza ascorbato. E da allora, lettura dopo lettura, e dosi megascorbiche dopo dosi megascorbiche non me ne sono più separata. Ovunque vada, il barattolino di acido ascorbico, e una bustina di ascorbato di sodio sono sempre con me. Adesso la megadose di acido ascorbico dopo i pasti non è più una noia, ma un piacevole rituale quotidiano. Come il cucchiaio di retinoidi al mattino.

Stone era “solo un chimico non medico”, come si definì lui in uno dei suoi scritti. Era un grande, un portatore di verità che si è sempre speso di difendere e diffondere, andando contro i preconcetti e l’ignoranza del tempo e contro tutti quelli a cui questi preconcetti tornava comodo tenerli invece ben saldi nelle menti. Gli stessi preconcetti e ignoranza di oggi. Oggi possiamo aggiungere anche le abbondanti menzogne propagandistiche oculatamente diffuse contro l’uso della vitamina C.

Stone usò per primo l’ascorbato per la conservazione dei cibi. Ed erano gli anni trenta, pensate un po’. La molecola di vitamina C, il fattore antiscorbuto, era da poco stata scoperta da Albert Szent-Györgyi, nel 1932. Per questa scoperta Albert Szent-Györgyi ricevette il Nobel per la Medicina nel 1937. Poi Stone capì l’importanza dell’assunzione quotidiana di migliaia di milligrammi di ascorbato (quindi grammi) per la salute umana contro la sindrome da scorbuto subclinico. Lo scorbuto non era una semplice malattia da curare con un po’ di arance, ma un vero e proprio difetto genetico, alla base di tante malattie che colpiscono l’uomo nell’arco della sua vita, tra cui il cancro. Stone si è speso tutta la sua vita per diffondere queste verità. Il suo personale protocollo di assunzione di ascorbato contro il comune raffreddore ispirò il libro di Linus Pauling “Vitamin C and the common cold – Vitamin C e il comune raffreddore”. Pensate a quanti introiti in meno senza raffreddore e sindromi influenzali e parainfluenzali. Quanta pubblicità alla televisione in meno per farmaci contro i sintomi da raffreddore. Non sia mai.

Tanti “medici di campagna” (così lui indicò ad esempio il dott. Frederick Klenner, ovviamente virgolettando la frase) assimilarono i suoi lavori e li tradussero in pratica medica, curando e salvando vite umane, ed evidenziando come l’assunzione di ascorbato curasse ed eliminasse tante malattie, anche nella pratica medica veterinaria. Il cartello dell’establishments medico/nutrizionista invece lo snobbò totalmente, anche denigrandolo. Non sia mai perdessero i loro clienti e lauti guadagni. Le malattie dovevano esserci, far guadagnare ed incutere l’utile paura e soggezione. E controllo, come vediamo e abbiamo visto. Controllando la “salute” si controllano masse umane, globalmente. Le malattie hanno da essere. Tante delle fini esternazioni di Stone sono purtroppo anche ora sempre valide. Poco è cambiato, e in peggio.

Armatevi di santa pazienza, ma i lavori di Irwin Stone ci toccano.
Non possiamo capire il presente, senza conoscere il passato. Passato che qualcuno abilmente ha cancellato e continua a cancellare se può, o a modificare qualora non riesca a cancellare.

Quindi per noi il passato deve sempre essere ben presente.

Inizieremo dalla fine. Dai tributi scritti in onore di Irwin Stone dal dott. Allan Cott e dott. Bernard Rimland. E dalla sua comunicazione del 1984 dal titolo “Cinquant’anni di ricerca sull’ascorbato e la genetica dello scorbuto: da una birra dal sapore migliore all’Homo Sapiens Ascorbicus ” che doveva fare al Simposio Annuale dell’Accademia di Psichiatria e Medicina Ortomolecolare a Los Angeles ma che purtroppo non fece mai. Morì il giorno stesso. Poi leggeremo i suoi scritti precedenti. Incontreremo l’Homo sapiens ascorbicus, un mutante sano e forte, biochimicamente curato con megadosi di ascorbato.

https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2023/12/11/homo-sapiens-ascorbicus-di-irwin-stone/
Chi era Irwin Stone (1/2)

Il tributo del dott. Allan Cott a Stone al Simposio di Medicina Ortomolecolare del 4 maggio del 1984 a Los Angeles dove Stone avrebbe dovuto ricevere due premi per la sua carriera. Il tributo purtroppo fu pubblicato postumo.

"La ricerca del dottor Stone sull’acido ascorbico continuò e portò al suo interesse per la malattia, lo scorbuto. Trovò molti difetti nei risultati delle ricerche pubblicate dai nutrizionisti, che dominavano questo campo dal 1912. Verso la fine degli anni ’50, la ricerca del dottor Stone sulla genetica dello scorbuto era progredita al punto in cui si poteva affermare che lo scorbuto non era un disturbo alimentare, ma era un problema potenzialmente fatale in genetica medica. L’acido ascorbico, quindi, non si comportava come la vitamina C in tracce, ma era un metabolita epatico sensibile allo stress, prodotto endogenamente in grandi quantità giornaliere nel fegato della maggior parte dei mammiferi, ma non negli esseri umani.
Tra il 1965 e il 1967 pubblicò quattro articoli descrivendo un difetto congenito umano esistente nel 100% della popolazione dovuto a un gene difettoso nel pool genetico umano, la malattia genetica degli enzimi epatici potenzialmente fatale, che chiamò “ipoascorbemia”, come causa di scorbuto. Ebbe difficoltà a pubblicare il suo lavoro sull'ipoascorbemia perché le idee erano così avanzate e contrarie alle teorie esistenti sull'eziologia dello scorbuto.
Le difficoltà di pubblicazione erano così grandi che per ulteriori pubblicazioni dovette attendere il suo ritiro da Wallerstein nel dicembre del 1971 in modo che potesse dedicare il suo tempo pieno e le sue magre finanze a perseguire questo lavoro. Dalla suo “pensione” ad oggi, ha pubblicato circa cinquanta ulteriori articoli medici e un libro del 1972, The Healing Factor - Il fattore curativo. Nella sua carriera professionale, dal 1924 al 1984, ha pubblicato oltre 120 articoli scientifici e ha ottenuto 26 brevetti statunitensi e innumerevoli brevetti stranieri.
Il lavoro del Dr. Stone ha stabilito la logica della profilassi megascorbica e della terapia megascorbica come nuove modalità mediche nella medicina e terapia preventiva ortomolecolare. Il suo lavoro spiegava i risultati clinici sorprendentemente positivi del dottor Frederick R. Klenner che aveva riportato i suoi casi pionieristici sin dall'epidemia di poliomielite del 1947, riassunti in un classico articolo del 1974. Ha inoltre fornito la base logica per la conferma di migliaia di casi di malattie virali gravi trattati con successo gestiti dal Dr. Robert F. Cathcart III, negli anni ’70 e ’80. Negli anni '60, quando il lavoro di Stone fu portato all'attenzione del premio Nobel Linus Pauling, egli divenne un ardente ricercatore della terapia megascorbica, che descrisse nei suoi libri sul raffreddore e il cancro, e portò alla fondazione dell'Istituto per la Scienza e Medicina."

La traduzione completa è disponibile sul blog.
https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2023/12/12/allan-cott-1984-dr-irvin-stone-un-tributo/
Chi era Irwin Stone (2/2)
Il tributo del dott. Rimland

"Irwin Stone, un vero grande pioniere nel campo della ricerca sulla vitamina C, morì il 4 maggio 1984, all'età di 77 anni. Irwin era a Los Angeles per ricevere un premio dall'Accademia di Psichiatria Ortomolecolare e dalla Società di Medicina Ortomolecolare. Avrebbe anche ricevuto un premio a sorpresa dal Linus Pauling Institute of Science and Medicine. La morte è stata accidentale, causata dal soffocamento dovuto al cibo rigurgitato. A seguito di un incidente automobilistico quasi fatale nel 1960, in cui furono riportate gravi lesioni alla gola, Irwin soffrì di un esofago ristretto, che rendeva il soffocamento con il cibo un pericolo sempre presente.
Irwin Stone iniziò il suo studio sulla vitamina C, che chiamò ascorbato, nel 1932, come chimico per la Wallerstein Company di New York. Era interessato alle proprietà antiossidanti dell'acido ascorbico, allora scoperto di recente, come mezzo per proteggere il cibo dal deterioramento. Continuò i suoi studi sulla vitamina C per i successivi 50 anni, dando così un immenso contributo al benessere dell'umanità.
Stone fece domanda per tre brevetti per l'uso industriale della vitamina C, nel 1935, i primi della storia. Albert Szent-Györgyi ricevette il Premio Nobel per la medicina per il suo lavoro sulla vitamina C solo due anni dopo, nel 1937. Stone ricevette un totale di 26 brevetti, per il suo lavoro sulla vitamina C e in altri campi.
Negli anni ’50 divenne chiaro a Stone che gli esseri umani avrebbero tratto beneficio dall’ingestione di quantità di ascorbati molto maggiori di quelle considerate adeguate dagli istituti medici e nutrizionali. Dopo essersi ritirato dal lavoro retribuito e essersi trasferito a San Jose nel 1971, dedicò il resto della sua vita a studiare e pubblicizzare la necessità di un consumo giornaliero di più grammi di vitamina C da parte degli esseri umani. Il suo libro del 1972 "The Healing Factor" (Il fattore curativo) è considerato un classico.
Nell'aprile 1966 Irwin Stone incontrò Linus Pauling, che lo trovò straordinariamente ben informato e convincente. Pauling attribuisce a questo incontro con Stone il punto di partenza del suo interesse per la vitamina C.
Irwin Stone ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti durante la sua vita, tra cui due dottorati onorari. È stato autore di oltre 120 articoli scientifici di cui almeno 50 sulla vitamina C.
I sopravvissuti di Irwin includono la sua amata moglie da oltre 50 anni, Barbara, e suo figlio Steven, un avvocato specializzato in brevetti. La sua memoria sarà onorata e custodita da tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo."
Bernard Rimland, Ph.D.

https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2023/12/12/bernard-rimland-1984-in-memoriam-irwin-stone-1907-1984/
ASC000 Cott 1984.pdf
55.1 KB
File pdf della traduzione di Cott (1984) "Dr Irvin Stone: Un tributo - Dr. Irvin Stone: A Tribute"
ASC000 Rimland 1984.pdf
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File pdf della traduzione di Rimland (1984) "In Memoriam: Irwin Stone 1907 - 1984". Journal of Orthomolecular Psychiatry 13(4): 285.
Il primo articolo di Stone che leggeremo è il suo ultimo scritto quello del 1984 che avrebbe dovuto presentare al Simposio. Il titolo è "Cinquant'anni di ricerca sull'ascorbato e la genetica dello scorbuto: da una birra dal sapore migliore all'Homo Sapiens Ascorbicus", pubblicato sul Journal of Orthomolecular Psychiatry.

https://isom.ca/article/fifty-years-of-research-on-ascorbate-and-the-genetics-of-scurvy-from-a-better-flavored-beer-to-homo-sapiens-ascorbicus/
Invece il prossimo lavoro sulla ricerca su i retinoidi degli anni Novanta valuta gli effetti inibitori di retinoidi e vitamina D sulla proliferazione di linee cellulari umane di adenocarcinoma del pancreas. L'articolo dal titolo "Effetti inibitori della crescita degli analoghi della vitamina D e dei retinoidi sulle cellule tumorali del pancreas umano" è stato pubblicato da autori tedeschi nel 1996 sulla rivista British Journal of Cancer.

https://www.nature.com/articles/bjc1996256
Le sinergie
Eppure è semplice dimostrarle. Come han fatto questi autori tedeschi nel 1996, per vitamina D, retinoidi e cellule di carcinoma al pancreas.
I retinoidi da soli inibiscono la crescita tumorale. La Vitamina D da sola inibisce la crescita tumorale. Vitamina D e retinoidi insieme inibiscono di più. Eppure è ovvio. E come scoprire l'acqua calda.
Oppure la si può vedere anche alla rovescia.
E' pazzesco pensare che la ricerca $cientifica e la pratica oncologica si siano fossilizzate da anni sulla ricerca della molecola perduta per curare il male del secolo (o dei secoli) e sulla pratica o somministrazione di monoterapie che si susseguono nel tempo. E' come se la vita dovesse essere regolata da una sola molecola. O da più molecole il cui effetto si sussegue nel tempo.
Come si possa pensare che con una molecola, un farmaco, una monoterapia si possa curare una malattia multifattoriale come un tumore va al di la della mia comprensione. E' palesemente ovvio che sono necessarie una moltitudine di principi attivi che vadano ad agire simultaneamente e sinergisticamente su una moltitudine di processi cellulari che nel loro insieme regolano la crescita, la sopravvivenza o la morte di una cellula.
Ma non c'è razionalità scientifica nella loro scelta. C'è obbedienza a protocolli di ordine superiore (e non solo medici) e profitto.
Bastava, e basterebbe tutt'oggi, applicare risultati di ricerche semplici come queste.
Ma invece ci tocca sorbirci ancora e ancora la tiritela della mancanza delle evidenze dell'efficacia della somministrazione simultanea di determinate molecole antitumorali.

La traduzione semplificata dell'articolo dal titolo "Effetti inibitori della crescita degli analoghi della vitamina D e dei retinoidi sulle cellule tumorali del pancreas umano" pubblicato da autori tedeschi nel 1996 sul British Journal of Cancer è disponibile sul blog.

https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2024/01/04/ret014-zugmaier-et-al-1996/
RET014 Zugmaier et al 1996.pdf
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File pdf della traduzione semplificata di RET014 Zugmaier et al. (1996) "Effetti inibitori degli analoghi della vitamina D e dei retinoidi sulla crescita di cellule tumorali del pancreas umano - Growth inhibitory effects of vitamin D analogues and retinoids on human pancreatic cancer cells". British Journal of Cancer 73: 1341-1346
Irwin Stone riassume 50 anni di ricerca sull'ascorbato partita da interessi commerciali su come migliorare la stabilità del sapore della birra conservata e approdata a definire una malattia genetica enzimatica, l'ipoascorbemia. Ripercorre la sua storia personale, le sue intuizioni sull'ascorbato, sull'ipoascorbemia e sindrome da scorbuto subclinico e sulla necessità dell'assunzione di magadosi (grammi non milligrammi) di ascorbato giornaliere. Intuizioni che l'establishment medico-nutrizionista non hai mai preso in considerazione rendendosi complice di un vero e proprio massacro, di cui Stone stesso ne era inorridito.

Devono far riflettere le considerazioni di Stone su chi detiene i cordoni della borsa per la ricerca e su chi ottiene finanziamenti pressoché illimitati (e chi no), sottolineando cosi il legame tra industria alimentare (in mano a chi?), l'industria medica e nutrizionale delle malattie e l'industria scientifica.

"Questo minuscolo quotidiano valore di RDA viene pubblicato, con una nuova edizione pubblicata ogni cinque anni, dalla Accademia Nazionale delle Scienze di Washington. D.C. nella pubblicazione dal titolo “Linee guida dietetiche raccomandate”, che ha uno status semi-ufficiale ed è la bibbia per i nutrizionisti e la Food and Drug Administration."

Chi, e perché, è dietro a queste "bibbie" dove si definisce cosa e quanto si debba assumere per mantenersi "in salute"?

La traduzione totale e fedele di ASC001 Stone (1984) “Cinquant’anni di ricerca sull’ascorbato e la genetica dello scorbuto: da una birra dal sapore migliore all’Homo Sapiens Ascorbicus – Fifty Years of Research on Ascorbate and the Genetics of Scurvy: From a Better Flavored Beer To Homo Sapiens Ascorbicus”, pubblicato sul Journal of Orthomolecular Psychiatry è disponibile sul blog.

https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2024/01/06/asc001-stone-1984/
ASC001 Stone 1984.pdf
97.1 KB
File pdf della traduzione di ASC001 Stone (1984) "Cinquant'anni di ricerca sull'ascorbato e la genetica dello scorbuto: da una birra dal sapore migliore all'Homo Sapiens Ascorbicus - Fifty Years of Research on Ascorbate and the Genetics of Scurvy: From a Better Flavored Beer To Homo Sapiens Ascorbicus." Journal of Orthomolecular Psychiatry 13(4): 280-284.
Se siete curiosi di sapere quanto le "istituzioni della salute" (o le industrie delle malattie, chiamatele come vi torna meglio) consigliano oggi di assumere di vitamina C, a 40 anni dalla morte di Irwin Stone, rimarrete delusi.
Il National Institute of Health americana consiglia 75 mg per donne adulte, 90 mg per uomini adulti. Le dosi sono aumentate in caso di gravidanza e allattamento.

https://ods.od.nih.gov/factsheets/VitaminC-Consumer/
Da un articolo dal titolo "Discrepanze nelle raccomandazioni globali sulla vitamina C: una revisione dei criteri RDA e delle inerenti prospettive sanitarie" pubblicato nel 2020 sulla rivista Critical Reviews in Food Science and Nutrition ho estratto questa tabella. Le dosi giornaliere raccomandate (RDA) vanno da i 40 mg di vitamina C al giorno dell'India e del Regno Unito, senza distinzione tra uomini e donne, ai 110 mg per uomini e donne consigliati dalla Francia. L'Europa, Germania, Austria e Svizzera consigliano una RDA di 110 mg per gli uomini e 95 mg per le donne. L'Italia invece consiglia 105 mg per gli uomini e 85 mg per le donne.
Sarà banale, ma 110 milligrammi corrispondono a 0,11 grammi di acido ascorbico al giorno.

Perché se la RDA è espressa in grammi, è più evidente la volontà delle istituzioni della malattia di non mantenerci in salute.

A 40 anni dalla morte di Irwin Stone, niente è cambiato. Ci consigliano microdosi di vitamina C, giusto giusto per non arrivare allo scorbuto franco e di mantenerci in scorbuto subclinico.

In questo periodo la mia dose giornaliera oscilla tra i 10 e i 15 grammi di acido ascorbico al giorno. Ovvero assumo tra i 10.000 e i 15.000 milligrammi al giorno di ascorbato. Se dovessi assumerne 0,1 grammo al giorno non farei neanche la fatica di aprire lo sportello del frigo e girare il cucchiaino per far sciogliere la vitamina C. Ma neanche d'estate assumo quelle micro dosi.

Fate un favore a voi stessi. Appropriatevi di tutto il bene che ci ha lasciato Stone e iniziate a seguire i suoi insegnamenti.
Retinoidi e cancro al seno
Questo lavoro è uno studio in vitro che ha preso in esame sei linee cellulari di cancro al seno, sia ormono-dipendenti che non ormono-dipendenti, nelle quali è stato determinato l'espressione dei recettori dell'acido retinoico in presenza e assenza di acido retinoico. E' stato valutato l'effetto del trattamento con retinoidi. Inoltre tramite la creazione di vettori specifici, i geni per il recettori dei retinoidi alfa e beta sono stati introdotti nelle cellule non ormono-dipendenti ed è stato studiato come cambiava la risposta al trattamento con acido retinoico. I dati presentati in questo studio indicano che i retinoidi, attraverso l'attivazione del recettore RAR β promuovono l’apoptosi e l'inibizione della crescita nelle cellule del cancro al seno. La perdita dell'espressione del gene RAR β potrebbe essere un fattore coinvolto nella perdita di sensibilità all'acido retinoico e potrebbe contribuire alla trasformazione fenotipica delle cellule tumorali.

La traduzione parziale di RET015 Liu et al. (1996) "Il recettore dell'acido retinoico beta media l'effetto inibitorio della crescita dell'acido retinoico promuovendo l'apoptosi nelle cellule di cancro al seno umano" pubblicato nel 1996 sulla rivista Molecular and Cellular Biology è disponibile sul blog.

https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2024/02/05/ret015-liu-et-al-1996/