Metodo Di Bella: evidenze scientifiche
380 subscribers
74 photos
3 videos
97 files
263 links
Gruppo di lettura e studio delle evidenze scientifiche del Metodo Di Bella.
BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/
FB: https://www.facebook.com/groups/evidenzescientifichemetododibella
Download Telegram
Articoli da leggere nella categoria "Dati clinici pubblicati del Metodo Di Bella"

https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/category/dati-clinici-del-metodo-di-bella/
Analogie nei batteri e nel cancro della resistenza a stress e ambienti tossici e mutevoli

Per resistere ad un ambiente tossico e ostile le cellule e le comunità di cellule possono

1) Muoversi e allontanarsi dall’ambiente ostile: nuoto nel batteri – metastasi nel cancro

2) Proteggersi fisicamente: biofilms nei batteri - microambiente tumorale alterato (compreso il sistema vascolare) per le cellule tumorali.

3) Evolvere: viene attivato un fenotipo mutatore, determinata instabilità genetica per creare una resistenza permanente. L'instabilità genetica non è un processo causale nei tumori ma bensì, esattamente come nei batteri, una strategia organizzata che agisce come un acceleratore di adattamento. L’alto tasso di mutazione e un genotipo plastico sono necessari per adattarsi ad ambienti ostili e in continua evoluzione, e rappresentano l'espressione di strategie evolutive molto efficienti utilizzate fin dalle comunità batteriche.

I trattamenti tossici, creando ambienti ostili, determinano mutazioni, tumori e farmaco resistenza nei tumori. Non sono i tumori che mutano casualmente acquisendo resistenza. Non sono le mutazioni che causano il tumore. Sono le cellule normali e tumorali a determinare instabilità genica e quindi mutazioni, come strategia di difesa da una tossicità, per mettere in atto quei processi evolutivi che consentono plasticità genotipica e fenotipica e quindi resistenza e sopravvivenza.

https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2022/09/10/mut013-lambert-et-al-2011/
MUT013 Lambert et al 2011.pdf
107.6 KB
File pdf della traduzione semplificata di MUT013 Lambert et al. (2011) "Un'analogia tra l'evoluzione della resistenza ai farmaci nelle comunità batteriche e nei tessuti maligni - An analogy between the evolution of drug resistance in bacterial communities and malignant tissues". Nature Reviews Cancer 11, 375–382
Abbiamo parlato della mutagenesi, di come si genera e perché, passiamo ora a parlare del contrasto della capacità mutagena della cellula tumorale (capitolo 9 del libro "La scelta antitumore" del dott. Di Bella).

"Il DNA regola la trasmissione dei caratteri genetici e ha una stabilità relativa, non assoluta. Mentre la stabilità garantisce la conservazione dell'informazione iniziale, l'instabilità ne determina le modificazioni."

Mentre la stabilità genetica è necessaria nella crescita regolata e normale in un ambiente non ostile, l'instabilità genetica è necessaria quando le cellule si trovano in un ambiente ostile. L'instabilità genetica crea plasticità e mutabilità e quindi può generare cellule che o riattivano o acquisiscono strategie di crescita per sopravvivere in un ambiente ostile. Stabilità e instabilità sono due facce della stessa medaglia: la sopravvivenza. L'evoluzione ha portato alla creazione nelle cellule di programmi per generare stabilità genetica che è necessaria per una crescita regolata in un ambiente sano e stabile, e alla creazione di programmi per generare instabilità genetica, necessaria per promuovere la crescita in un ambiente instabile e ostile. Il tutto per un unico fine: la sopravvivenza della specie.

“Effetto differenziante: inibizione della capacità delle cellule tumorali di mutare”.
Una sostanza con effetto differenziante è quindi una sostanza che cerca di contrastare i programmi cellulari attivati per generare instabilità genetica, e riattivare i programmi per la stabilità genetica.

"Nel Metodo Di Bella l'effetto differenziante si ottiene con retinoidi solubilizzati in vitamina E, vitamina D3, vitamina C, melatonina idrosolubile, condroitin solfato, folati.

I componenti differenzianti che nel Metodo Di Bella inibiscono le mutazioni sono molecole biologiche, interattive, non tossiche, che esercitano azioni multiple e sinergiche su reazioni vitali:

# contrastando lo stress ossidativo e i radicali liberi
# concorrendo a contenere la proliferazione neoplastica (effetto citostatico)
# migliorando l'omeostasi immunitaria".

Della melatonina abbiamo già letto diversi articoli, passeremo ora a leggere articoli che attestano il razionale scientifico dell’uso dei retinoidi nei trattamenti antitumorali.

(in corsivo frasi del libro pp. 220, 230)
Provate a mettere “Retinoids and cancer” nella barra di ricerca di PubMed. Quante volte l’avete sentito dire di farlo dal dott. Di Bella nelle sue interviste?

Con queste parole chiave vengono fuori 18.144 pubblicazioni (ad oggi 18/09/22). PubMed ci propone anche il grafico che visualizza l’andamento temporale degli articoli. E’ impressionante la mole di ricerca su i retinoidi nel cancro e il suo boom nel tempo.

Ho scaricato i dati e rifatto il grafico per evidenziare il n. di pubblicazioni l’anno. Parliamo di 600 pubblicazioni l’anno a metà degli anni novanta e primi anni 2000. Per poi scendere a 500 pubblicazioni all’anno, per assestarsi sulle 400 pubblicazioni l’anno per gli anni più recenti.

Son passati 50 anni dall’articolo “Una speranza giunge da Modena”. A quanti pazienti oncologici vengono prescritti i retinoidi dall’oncologia di regime oggi?
Abbiamo un grande bacino in cui pescare articoli interessanti 😎
Ho deciso di fare una panoramica storica sulle evidenze scientifiche del ruolo dei retinoidi nel cancro. Viaggeremo nel tempo. Vediamo cosa mi riesce di fare, perché gli articoli sono tanti, anche recenti, ma va fatta per forza di cose una selezione. Alcuni articoli più vecchi citati dal dott. Di Bella nel suo libro, come da esempio quelli di Lucien Israel degli anni ottanta sono in francese, che non conosco, e non mi riesce trovarli. Di uno ho trovato il riassunto in inglese. Inizieremo quindi con questo lavoro, pubblicato nel 1967 da autori americani sulla rivista “Cancer”:

Saffiotti et al. 1967 “Cancro sperimentale del polmone. Inibizione da parte della vitamina A dell'induzione della metaplasia squamosa tracheobronchiale e dei tumori a cellule squamose - Experimental cancer of the lung. Inhibition by vitamin A of the induction of tracheobronchial squamous metaplasia and squamous cell tumors”. Cancer 20(5): 857-864.

Prima però di pubblicare la traduzione parziale di questo articolo, vorrei provare a fare un breve riassunto dei punti chiave delle pagine che il dott. Di Bella dedica a retinoidi, betacarotene e vitamina A. Sarà bene infatti tenere in mente questi punti chiave e importanti concetti durante le nostre letture di lavori di altri autori.
(1/2)
Punti chiave su RETINOIDI E CANCRO, tratti dal capitolo 9 “Il contrasto alla capacità mutagena della cellula tumorale”, del libro “La scelta antitumore” del dott. Di Bella, pag. 222-244.

I retinoidi: cosa sono
Il termine retinoidi comprende la vitamina A o retinolo, le provitamine A (circa una decina) tra cui i carotenoidi, i derivati della vitamina A come l’acido retinoico, l’aldeide detta retinene componente essenziale dei fotorecettori della retina.

Soluzione di retinoidi in vitamina E formulata dal Prof. Luigi Di Bella
I retinoidi sono composti labili e facilmente ossidabili. Proprio per evitarne l’ossidazione, esaltarne l’attività, la biodisponibilità, nel preparato multivitaminico del Metodo Di Bella i retinoidi sono solubilizzati in alte dosi di vitamina E, dotata anch’essa di attività antitumorale, antidegenerativa e antiossidante. La soluzione di retinoidi in vitamina E è stata formulata dal Prof. Luigi Di Bella su precise basi biologiche, biochimiche, farmacologiche e fisiologiche. E’ stata definita e perfezionata nel corso degli anni, ha svariate indicazioni cliniche per la prevenzione e la terapia delle neoplasie, ma anche in funzione antidegenerativa, antinfettiva e trofica.

Composizione: I componenti della soluzione di retinoidi sono: l’estere palmitato della vitamina A (axeroftolo), il betacarotene, l’acido tutto trans retinoico (ATRA) e l’estere acetato dell’alfatocoferolo (vitamina E). Le quantità e i rapporti hanno un valore decisivo per dare il risultato farmacologico voluto in totale assenza di tossicità.
La soluzione è studiata in modo tale
• a) da non arrivare mai, alle dosi prescritte, ad un accumulo e tossicità
• b) creare un ambiente non farmacologicamente tossico ma biochimicamente sfavorevole alla biologia neoplastica, in sinergia con vitamina D3, vitamina C, melatonina idrosolubile
• c) fornire una costante ed adeguata biodisponibilità di betacarotene
• d) creare una riserva non solo di betacarotene, ma anche dei suoi metaboliti, axeroftolo e acido retinoico, sempre disponibili per sopperire ad ogni incremento del fabbisogno fisiologico per malattie oncologiche, infettive e degenerative.
Axeroftolo e acido retinoico sono potenziati dal betacarotene. Per ottenere la massima efficacia, il rapporto in peso dei componenti è preciso.
Solo la contemporanea somministrazione di retinoidi solubilizzati in vitamina E rappresenta la somministrazione adeguata di queste molecole per sfruttarne le loro capacità preventive e terapeutiche. Solo in rari casi oggi i protocolli oncologici prevedono l’impiego di acido retinoico, che è una molecola altamente labile e facilmente ossidabile (come tutti i retinoidi). L’efficacia di questa somministrazione risulta limitata per l’assenza delle funzioni protettive degli alti dosaggi della vitamina E e del betacarotene. Anche il betacarotene, in determinate situazioni come in soggetti fumatori, per l’instabilità della molecola e la presenza concomitante di altre molecole (nitrosammine), può dare origine a metaboliti tossici. Tutto questo non accade con la soluzione usata nel Metodo Di Bella per la sua stabilità chimica. Il prof. Luigi Di Bella, più di 30 anni fa ha individuato le basi biochimiche, molecolari e fisiologiche per la migliore somministrazione di questi principi attivi e per una risposta terapeutica ottimale e costante, senza rischio di tossicità.
(2/2)
Punti chiave su RETINOIDI E CANCRO, tratti dal capitolo 9 “Il contrasto alla capacità mutagena della cellula tumorale”, del libro “La scelta antitumore” del dott. Di Bella, pag. 222-244.

Retinoidi: significato terapeutico e preventivo

Retinoidi significa “crescita ordinata finalizzata alla vita comune nell’organismo”.
“Per comprendere l’enorme valenza dei retinoidi nell’ambito dell’economia biologica, basta considerare che i retinoidi forniscono l’alto costo energetico sia della crescita che della crescita ordinata. Se la crescita della sostanza vivente comporta un altissimo dispendio energetico, l’ordine fisiologico della crescita comporta un pari e ugualmente elevato fabbisogno energetico. I retinoidi sono i più potenti attivatori non ormonali unicamente della crescita ordinata, funzionale e finalizzata all’equilibrio biologico ottimale.“ dott. Di Bella “La scelta antitumore”, pag.232

I retinoidi allo stesso tempo inibiscono la crescita neoplastica, avviando la cellula tumorale all’apoptosi. Hanno un’attività differenziale: agiscono in modo diverso e opposto sulle cellule sane e sulle cellule tumorali. Questa caratteristica è comune con la melatonina, anch’essa una molecola ad attività differenziale sulle cellule sane e malate.
I retinoidi sono assorbiti a livello intestinale e attraverso le vie linfatiche e circolatorie si concentrano rapidamente nel fegato, dove sono depositati ed elaborati, e da cui sono mobilizzati a seconda del fabbisogno. Nel fegato, a partire dal betacarotene viene sintetizzata la vitamina A per azione dell’enzima carotenasi. Il betacarotene, oltre ad essere il precursore della vitamina A, è una molecola che concorre al mantenimento strutturale della membrana cellulare, è quindi fondamentale per l’integrità della cellula, di tutte le sue funzioni, per l’integrità di tessuti e organi.

Riassunto funzioni dei retinoidi
Difendono dall’aggressione neoplastica mediante:
• Il miglioramento del trofismo e funzionalità di cellule, tessuti e organi
• Proteggono e stabilizzano le membrane cellulari: betacarotene e vitamina E mantengono l’integrità strutturale delle membrane cellulari. Le membrane difendono l’integrità della cellula e la sua funzionalità, regolano la sua comunicazione con l’esterno, mantengono i corretti potenziali di membrana, che regolano lo scambio molecolare/la comunicazione. Attraverso le membrane si emettono e ricevono impulsi, si controlla l’entrate e le uscite per e dalla cellula. Una membrana efficiente consente il corretto funzionamento e difesa della cellula, quindi l’integrità di tessuti e organi
• Potenziano e attivano l’immunità naturale
• Hanno proprietà:
1. differenzianti attraverso l’inibizione della mutabilità della cellula neoplastica. Attraverso un’azione pro-differenziante, mantengono differenziate le cellule sane, favoriscono la riconversione alla normalità delle cellule malate (attività differenziale come la melatonina)
2. citostatiche, bloccano la proliferazione cellulare, limitano la proliferazione neoplastica mediante le loro proprietà apoptotiche, sono antiproliferativi
3. preventive e terapeutiche azzerando la pericolosità dei radicali liberi, sono antiossidanti. Si inseriscono nelle membrane cellulari stabilizzandole e preservandole dallo stress ossidativo e danni causati dalle molecole altamente reattive (radicali liberi).
4. antiangiogeniche: i retinoidi inibiscono l’angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguinei) nei tessuti tumorali
5. antimestatatiche: favoriscono l’adesività intercellulare e inibiscono il passaggio delle cellule attraverso le barriere naturali di contenimento dell’invasività neoplastica come la matrice extracellulare, di cui impediscono la lisi e il superamento
Il prof. Luigi Di Bella grazie sicuramente alla sua grande mente scientifica ed enorme preparazione in biochimica, fisiologia, biologia e farmaceutica ha formulato questo preparato sulla base delle conoscenze che si avevano già a quel tempo. Sicuramente ha precorso i tempi. Ma è solo questo? Secondo me c’è altro. Senza nulla togliere ad una mente scientifica che aveva la preparazione e le doti di vedere la dove altri sicuramente non vedevano (ma anche non guardavano), avevamo e abbiamo una ricerca non finalizzata al sapere e alla cura, ma al profitto, a generare e mantenere stati di non salute e a generare malattia. Non si spiega come ancora oggi, visto la mole di conoscenza che abbiamo rispetto agli anni '60/'70, certe scoperte e preparati non siano usati non solo per trattare ma anche per prevenire. Non si spiega perché la ricerca scientifica non abbia fatto proprie certe intuizioni, scoperte e formulazioni che dovrebbero essere già state metabolizzate sia dalla ricerca stessa ma anche dalla pratica medica.

Studiando la storia della ricerca scientifica per le molecole che hanno un ruolo nella malattia neoplastica è chiaro come il percorso della ricerca nel tempo per lo più diverga dal fine della conoscenza, della prevenzione e della cura. La malattia è il business, e la morte è il fine ultimo.
I retinoidi in pillole ….
I retinoidi significano crescita regolare e ordinata. Senza retinoidi non c’è crescita ordinata. Sono molecole labili, ma che possono essere stabilizzate in soluzione con antiossidanti (vitamina E), per sfruttarne al massimo le proprietà preventive e terapeutiche. Nelle opportune dosi e preparati non sono tossici. Hanno una potente azione antitumorale: sono molecole citostatiche, differenzianti, anti proliferative, antiangiogeniche, antimetastatiche. Stabilizzano le membrane cellulari, favorendo le normali funzioni cellulari e il trofismo di organi e tessuti. La soluzione di retinoidi solubilizzati in vitamina E del Metodo Di Bella fornisce una costante ed adeguata biodisponibilità di betacarotene e crea una riserva non solo di betacarotene, ma anche dei suoi metaboliti, axeroftolo e acido retinoico, sempre disponibili per sopperire ad ogni incremento del fabbisogno fisiologico per malattie oncologiche, infettive e degenerative.
FB considera SPAM i miei post sui punti chiave su retinoidi e cancro. Dopo il primo post, con la pubblicazione del secondo, mi ha iniziato a dare errore, non potevo disattivare i commenti e premi. Entrambi i post sono poi stati eliminati. Dopo poco è comparsa la schermata in foto. Facciamo lo sforzo di credere che sia solo un disguido tecnico momentaneo che si risolverà al più presto.
Più tardi riproverò, togliendo il link al blog. Vediamo che succede.
"Oggi è stata pubblicata su www.pubmed.gov lo studio clinico sull'applicazione del Metodo Di Bella negli osteosarcomi. Il dato più interessante è senz'altro la sopravvivenza a 5 anni degli osteosarcomi metastatici: trattati con i protocolli oncologici del 30,5% e dell'80% col Metodo Di Bella.

Nella pubblicazione ho riportato i meccanismi biomolecolari che rendono particolarmente elevata l'incidenza degli osteosarcomi nell'età scolare e nell'adolescenza. Questi meccanismi spiegano l' aggressività con metastasi prevalentemente polmonari, e le mediane di sopravvivenza particolarmente limitate nell'osteosarcoma metastatico, quasi sistematicamente ad esito infausto.
La coincidenza del livello minimo di melatonina nelle fasce di età colpite, in coincidenza col picco massimo di dell'ormone della crescita (GH), particolarmente concentrato nelle stesse zone di accrescimento osseo in cui si sviluppa il tumore, spiega il meccanismo biomolecolare dell'insorgenza del sarcoma e la sua risposta positiva al Metodo Di Bella mediante gli elevati dosaggi di melatonina e della somatostatina inibitore biologico dell'ormone della crescita, il GH.
Diversi dei quindici casi metastatici pubblicati, guariti stabilmente da oltre cinque anni, hanno già superato i 10 anni in assenza di malattia. Malgrado la pubblicazione di questi dati sulle massime banche dati biomediche ufficiali, e di analoghi risultati positivi in molte altre varietà di neoplasie,si intensifica la disinformazione, la delegittimazione del Metodo Di Bella su Wikipedia, e su AIRC - Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.

I media mainstream, in perfetta coerenza con la retorica di mistificazione, falsificazione e disinformazione su cui si regge questo regime mascherato da democrazia, non perdono occasione per diffamare e censurare il MDB.

In considerazione del documentato progresso nella cura del cancro mediante il Metodo Di Bella, alla fine di novembre inizierò una serie di conferenze (Webinar) con l'ausilio di un'agenzia specializzata in congressi medici, per spiegare il razionale, composizione e meccanismo d'azione biomolecolare del MDB, col " Modulo fisso", contenente i principi attivi indicati nella cura di tutti i tipi di tumore, finalizzati a riportare a livello fisiologico le reazioni vitali deviate dal cancro.
Tratterò inoltre, in 26 tipi diversi tipi di tumore, le integrazioni al Modulo fisso mediante il cosiddetto" Modulo variabile", composto con molecole specifiche per ogni singola varietà neoplastica.
Spiegherò anche le proprietà antinfettive, immunomodulanti, antiradicali liberi del MDB.
Per svolgere tutto il programma sono previsti diversi webinar. Pubblicheremo il programma definitivo sul sito Metodo Di Bella e per newsletter

Ringrazio dell'attenzione
Distinti saluti

Giuseppe Di Bella"

Newsletter
https://us11.campaign-archive.com/?u=5deeb8776e365d27bdfa7fc42&id=92e988ebb3

Pubblicazione su PubMed
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36179729/

Pubblicazioni del dott. Di Bella
https://www.researchgate.net/profile/Giuseppe-Di-Bella-2
In più FB oggi mi annuncia che il post del 30 Giugno su FB con la pubblicazione dell'articolo del dott. DI Bella su sarcomi ossei e dei tessuti molli è SPAM e viola gli standard della community